PROTETTO DAL FAVORE DELLE TENEBRE


Anche ad Assisi il nostro giovane sottotenente siciliano Stefano Vacirca è ricordato. Il suo nome figura nella lapide commemorativa dei caduti del primo conflitto mondiale posta nell'ex poligono di tiro a segno della città umbra che poco prima dello scoppio del conflitto, per motivi lavorativi, lo aveva adottato. Stefano era nato a Licodia Eubea nel 1891 da Salvatore e Giuseppa Lo Presti. Mentre egli partiva per il fronte«animato dal più santo entusiasmo per la frontiera», la famiglia si trovava lontana, negli Stati Uniti d’America, come molti altri compaesani alla ricerca di un futuro migliore. Stefano, che godeva di particolare stima tra i superiori, era stato promosso da poco tempo sottotenente di complemento. Durante la terza battaglia dell’Isonzo Vacirca si era distinto conducendo una azione particolarmente pericolosa. La notte del 23 ottobre 1915 la quota 124 del Monte San Michele era stata conquistata finalmente con l'impegno determinante di Vacirca, «che, protetto come egli stesso scriveva ad un amico, dal favor delle tenebre, fu inviato con una pattuglia, alla conquista di una trincea nemica».

Il giorno seguente, mentre moltissimi altri soldati italiani morivano su quella cima, anche la giovane esistenza di Stefano Vacirca veniva stroncata sul San Michele da un colpo d’arma da fuoco alla fronte.



L'immagine di Stefano Vacirca e l'articolo a lui dedicato, comparso sul Giornale d'Italia (15 gennaio 1916), sono tratti da www.14-18.it