IL CASTELLO SANTAPAU: UN MONUMENTO DA VIVERE

Le rovine del Castello Santapau, poste su di un rilievo calcarenitico, dominano il centro storico di Licodia Eubea, cittadina siciliana del versante nord-occidentale dei Monti Iblei. Le origini della fortezza vengono solitamente ricondotte al periodo bizantino. Nel 1274 il castello compare nei documenti ufficiali della Cancelleria Angioina.

Dalla fine del XIV secolo il maniero e la terra di Licodia sono dominio della casata catalana degli Ademar di Santapau. Il terremoto dell'undici gennaio 1693 distrugge il castello che non verrà mai più ricostruito. L'area, su cui insistono le rovine, venne identificata dall'archeologo Paolo Orsi con l'acropoli di una fiorente borgata sicula culturalmente influenzata dai greci. Fra le fine dell'800 e gli inizi del secolo successivo il licodiese Vincenzo Cannizzo si batté per la salvaguardia del sito e delle rovine della fortezza, oggetto dell'opera dissennata di estrazione della pietra che causò, fra gli altri, il crollo di uno dei torrioni avvenuto il 2 dicembre 1902.

La collina, mai indagata in modo sistematico, presenta ancora buona parte degli strati di crollo, relativi al sisma del '93, ancora intatti: un palinsesto di inestimabile valore che ci permette di percorrere, senza soluzione di continuità, quasi quattro millenni di storia.

Il progetto dell'Archeoclub di Licodia Eubea si prefissa di restituire centralità al sito attraverso un attento lavoro di ricerca, un accurato restauro e un'opera di valorizzazione che consenta la fruizione dell'altura, costituendo al tempo stesso un elemento di potenziamento del turismo locale, già ricco di significative testimonianze storico-artistiche, tradizioni e tipicità.

L'Archeoclub si sta attualmente occupando, attraverso l'opera volontaria dei soci, degli interventi di bonifica e manutenzione dell'area ed ha anche avviato una raccolta di donazioni per attraverso Wishraiser.

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